Beatrice Mancini
FOTOGRAFA

BEATRICE MANCINI

Le immagini sono per me uno strumento di narrazione.
Perché sono dirette, ma dentro contengono mondi.
Ognuno di noi, guardando un’immagine, ha la possibilità di riconoscersi.
Come in uno specchio — fragile, profondo, sincero.

Vivo a Verona fino al 2004 (ma sono nata a Este). Nel 2000 mi laureo in Lettere Classiche e nel 2007 frequento a Milano il Master in Photography and Visual Design. Mi trasferisco prima a Milano e poi Padova. Nel 2011 sono selezionata per la campagna Milano è bellissima. Espongo dal 2010 al 2014 presso la galleria Belvedere di Milano. A dicembre 2011 vinco il Portfolio Italia con il lavoro "Love Camping-Apologia dello stanziale" con Paola Fiorini. A febbraio 2012 espongo a Milano, Orvieto, Roma e Padova nella mostra collettiva Volontariamente. Nel 2012 sono finalista del premio Ponchielli. Nel 2015 partecipo ad un progetto in Bangladesh. Il progetto diventa una mostra, Princess of Waterland esposto a Venezia, Milano, Firenze, Valdagno, Padova, Udine e Verona. Espongo al teatro Franco Parenti in occasione di BookCity 2017 il libro fotografico Il respiro di Poveglia che realizzo in collaborazione con il giornalista Christian Elia. Pubblico su riviste italiane e straniere tra cui GEO, D di Repubblica, Sportweek, Emergency, L’Europeo, Focus Storia, Focus, Gioia, Il Venerdì di Repubblica, Famiglia Cristiana, GQ, Corriere della Sera, La Stampa, Il Giorno, Famiglia Cristiana, Cartier Art, Telegraph Magazine. Nel 2022 fondo con Paolo Mazzo l'Associazione di fotografia F6175.
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LE COLLABORAZIONI

Il mio percorso fotografico è costellato di progetti nati insieme ad altre persone: scrittori, giornalisti, aziende, artisti che, come me, credono nella fotografia come strumento per veicolare e amplificare messaggi.
Nascono così lavori che diventano libri, come Il respiro di Poveglia, in collaborazione con il giornalista e scrittore Christian Elia,
oppure mostre site-specific, come Portraits of Power, realizzata con NatPower, azienda internazionale con sede a Milano, che ha selezionato alcune immagini dal mio archivio per raccontare, attraverso la forza della natura, la propria missione legata alla sostenibilità e alla transizione energetica.
In ogni caso, la fotografia si apre, si lascia attraversare, diventa linguaggio condiviso.
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LE PUBBLICAZIONI

Collaboro da molti anni con testate italiane e internazionali.
Ogni incarico rappresenta per me un’occasione unica: mi permette di entrare in contatto con persone, luoghi e storie sempre diversi, e di raccontarli attraverso il mio sguardo.
È una delle cose che amo di più del mio lavoro: la possibilità di attraversare mondi, di osservare da vicino realtà che non conoscevo, e trasformare ogni incontro in un racconto visivo autentico.
(Nella foto: Sofia Goggia per Sportweek)
 
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LE MOSTRE

Ci sono progetti che nascono per i giornali, altri che diventano libri, e altri che diventano mostre fotografiche. E' successo ad esempio per il lavoro "Princess of Waterland" un progetto realizzato in Bangladesh e poi esposto a Venezia, Firenze, Milano, Verona, Udine e Padova. Mostre che realizzo unendo la fotografia al teatro, alla musica e alla scrittura. 
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I PREMI

(Nella foto a fianco una delle immagini che compongono il lavoro "Love Camping" realizzato a quattro mani con Paola Fiorini con cui abbiamo vinto il primo premio del concorso "Portfolio Italia).